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Home Theater & Isolamento acustico: insonorizzare l’ambiente

Isolamento acustico

L’esperienza definitiva dell’Home Theater inizia certamente con tutta l’elettronica audio-video, ma dovrebbe sempre finire con un piccolo investimento dedicato all’isolamento acustico della sala. Con questo termine si intende l’insieme di interventi su pareti, pavimento e soffitto volti a impedire la propagazione del suono nelle sale adiacenti o circostanti. Una buona insonorizzazione è fondamentale per diversi motivi:

  • Contenimento del Rumore: Quando le vibrazioni sonore impattano sugli oggetti, una porzione viene assorbita ma il resto rimbalza, soprattutto quelle molto basse che sono le più difficili da gestire. Altre invece si infilano attraverso porte, griglie di ventilazione e controsoffitti. Un trattamento adeguato con materiali moderni impedisce loro di propagarsi nelle altre camere di casa, o addirittura di giungere nelle case vicine. Così si può godere di tutta la potenza dell’impianto senza infastidire gli altri.
  • Migliore Efficienza Acustica: I diffusori suonano meglio, il surround è più convincente, e in generale l’esperienza mette in luce tante piccole sfumature sensoriali che altrimenti si perderebbero. Adottando i materiali fonoassorbenti giusti, infatti, le frequenze medio-alte vengono assorbite e smettono di rimbalzare per tutta la sala, contribuendo così ad abbattere echi e fastidiose vibrazioni.

In linea di massima, l’isolamento acustico si fa con differenze di materiali e massa, e cioè con spessore. Per ottenere lo scopo esistono in commercio gomme da 4/5 mm molto dense e pesanti quasi come piombo, e dunque incredibilmente fonoassorbenti. A questa gomma viene spesso sovrapposto uno strato di lana di roccia più 1 o più strati di cartongesso, meglio se di differente spessore.  Ma prima di procedere oltre, è importante fissare alcuni concetti chiave.

Le Basi dell’Insonorizzazione

Per capire come va costruito un sistema di isolamento acustico per Home Theater, occorre prima comprendere le leggi fisiche che governano la propagazione (e la mitigazione) dei suoni. La missione, resta inteso, è impedire alle vibrazioni lato-utente di raggiungere i muri e il soffitto interni.

Come accennato prima, però, ci sono due modi in cui il suono si propaga dalla sala Home Theater all’esterno:

  • Trasmissione Diretta: La vibrazione impatta sui muri e si propaga lungo le fondamenta. Ogni congiunzione è un veicolo di vibrazioni indesiderate.
  • Trasmissione Indiretta: I muri vengono investiti dalle onde sonore e vibrano di conseguenza, trasmettendo l’energia cinetica all’aria nelle cavità del muro, che a sua volta la trasmette alle altre superfici che incontra. In pratica, è come se i muri diventassero il gigantesco diaframma di uno speaker.

Per isolare correttamente una sala, dunque, occorre prestare attenzione a dei fenomeni di fisica acustica chiamati Damping (o attenuamento), Disaccoppiamento e Massa da cui derivano 4 modi possibili di insonorizzare una stanza, vale a dire:

Attenuamento

Questa tecnica consiste nell’applicazione di pannelli semi-solidi sulle pareti (ad esempio MDF, oppure compensato o cartongesso), grazie ai quali dissipare l’energia cinetica del suono trasformandola in calore prima che possa possa generare ulteriori onde acustiche; è il materiale di insonorizzazione più economico, e dunque il più usato, ma è pure meno efficiente rispetto ad altri. Perché sia efficace, deve essere applicato a tutte le componenti della sala, inclusi pavimento, soffitto, mura e porta.

Aggiunta di Densità

Al crescere della densità delle mura, aumenta pure l’assorbimento delle onde sonore; dunque, conviene creare sempre muri di cemento spesso e, laddove non fosse possibile, impiegare quantomeno materiali ad alta densità in un secondo momento.

Disaccoppiamento

Di fatto, il lavoro consiste nell’aggiungere una parete di cartongesso distanziata dalle pareti esistenti e creando così una “floating room”, una stanza fluttuante, una sala nella sala.

Grazie a questa tecnica, è possibile bloccare le vibrazioni prima che che passino attraverso il muro, creando uno spazio vuoto tra le due superfici, meglio ancora se riempito con del materiale isolante (lana di vetro, cellulosa o lana di roccia ad alta densità sono molto economiche). Materiale che dovrebbe sempre avere una densità inferiore che consenta alle onde sonore di interagire con le sue fibre, perdendo così parte dell’energia.

Riempimento degli Spazi Vuoti

Ogni più piccola fessura di una sala consente al suono di scappare. Per questa ragione, è importante sigillare il più possibile gli spazi vuoti con sigillanti acustici, guarnizioni in gomma, battenti per le porte e così via. È un lavoro di fino che richiede perizia e attenzione ai dettagli.

Buone Norme

Idealmente, l’intervento di insonorizzazione da preferire è quello durante la costruzione della sala: funziona meglio, costa meno e dà più opzioni. Laddove ciò non fosse possibile, si può comunque migliorare in modo apprezzabile l’insonorizzazione di una sala esistente anche dopo la sua costruzione. In quest’ultimo caso, la scelta ricadrà sui pannelli fonoassorbenti, i cosiddetti “bass trap” e soprattutto i sigillanti per porte; sembra incredibile, ma una fessura dell’1% tra porta e pavimento libera oltre il 50% del suono.

Gli infissi devono essere adeguatamente sigillati e isolati con doppio vetro o vetrocamera; in questo caso è imprescindibile l’intervento di professionisti del settore.

Anche il soffitto va insonorizzato, e bisogna adottare luci che impattino il meno possibile nella propagazione del suono, senza lasciare cavità o spazi vuoti. Attenzione dunque anche a condotte e griglie HVAC per riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria.

Il pavimento della sala è connesso alle mura, che a loro volta sono connesse alle fondamenta e alle altre sale; qualunque Home Theater che si rispetti dovrà tenere conto di queste vibrazioni dirette (lo scalpiccio delle persone che si muovono) e indirette (suono trasmesso per il fenomeno della risonanza, lo stesso che ci fa sentire il suono del mare nelle conchiglie). Per fortuna, la soluzione è semplice e contempla diverse possibilità: tappeti Interlocking, isolanti per pavimento, composti fonoassorbenti, materiali a base di gomma, etc.

Infine, i suoni più difficili da trattare sono soprattutto le basse frequenze che passano tranquillamente attraverso solai e pareti non trattate; un pavimento in legno con sottostante massetto di cemento risulta più isolante di un pavimento rivestito di piastrelle. E massima allerta in presenza di laterizi forati, pessimi sotto il profilo dell’insonorizzazione

Trattamento Acustico Living

Il trattamento acustico in ambito living si attua principalmente con drappi, tappeti e tendaggi, o con elementi fonoassorbenti (ce ne sono da parete, appesi o da pavimento). Per il semplice ascolto musicale, in generale, vanno bene i materiali e gli accessori che si trovano nella stragrande maggioranza dei soggiorni; per godersi film e contenuti video, invece, la parte assorbente deve essere superiore: dunque, occorre aggiungere più tende e tappeti.

Il nemico giurato delle Living Media Room sono le pareti vuote e i pavimenti in ceramica. In questo caso, drappi e tessuti potrebbero non bastare. Per ottenere un’acustica adeguata, dunque, bisogna procedere con l’installazione di pannelli acustici ad hoc.

Trattamento Home Theater

Nel caso di un cinema domestico, è imperativo che la sala sia assorbente, e che dunque implementi tutti i sistemi e le tecnologie possibili per ottenere lo scopo in ogni sua componente, incluso il pavimento con moquettes. Le pareti invece, esattamente come al Cinema, dovranno di regola essere rivestite con opportuni materiali tipo il velluto; le uniche eccezioni sono costituite dalle zone con materiali fonotrasparenti a copertura dei diffusori.

Questo ultime di sono di solito ubicate sulle pareti laterali, sulla parete alle spalle dell’osservatore e su quella del video.

Insonorizzazione: Errori più Comuni

Si fa presto a dire “isoliamo una sala.” Purtroppo, per ottenere un buon isolamento acustico non basta comprare qualche pannello, della lana di roccia e una tenda. Bisogna capire quel che si fa, e in particolar modo sapere dove andare ad agire. Ci sono una serie di errori di valutazioni che gli utenti alle prime armi commettono sempre, e che portano a potenziali sprechi di denaro:

  • Errore 1: Non tutti i rumori sono uguali. Tecnicamente, sono tutti delle vibrazioni, ma alcuni rumori si propagano per via aerea, altri invece attraverso muri, pavimenti e tetto. Ogni tipologia richiede un intervento e materiali specifici.
  • Errore 2: Quella parete fa passare i rumori. Anche se si ha la netta impressione che i rumori provengano da una porzione specifica di un muro, spesso la colpa non è solo della parete in questione, ma anche di altri elementi vicini che fanno da ponti acustici. Isolare solo la parete, senza prendere in considerazione il grande disegno, può portare a risultati deludenti.
  • Errore 3: Credere che l’isolante risolva tutto. Se usati correttamente, lana dirRoccia,laana di vetro, gomma e sughero danno un valido contributo; ma sono solo una parte della soluzione al problema. È l’intervento nel suo complesso che fa la differenza, e qui arriviamo all’errore più grave di tutti.
  • Errore 4: Improvvisare col fai-da-te. Arrivati a questo punto, molti coinvolgono l’amico muratore, il cartongessista o l’imbianchino che ha dato il colore a casa; in alcuni casi tentano il fai-da-te (incompetenza per incompetenza, almeno si risparmia) ma sarebbe un errore grossolano. L’insonorizzazione richiede competenze specifiche, nonché un’analisi globale della sala e della struttura in cui è innestata a livello architettonico. Solo così si può avere certezza di ottenere il risultato desiderato.

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